Il nome BIM4D riflette l’obiettivo del progetto: integrare il Building Information Modelling (BIM) con la decostruzione (la “D”) per promuovere pratiche sostenibili e digitali nel settore delle costruzioni e demolizioni (C&D). Questo settore genera oltre il 35% dei rifiuti totali dell’UE, rendendolo un ambito chiave per gli sforzi di mitigazione del cambiamento climatico.
La transizione dalla demolizione tradizionale alla decostruzione, un’alternativa più attenta alle risorse, si inserisce nel Piano d’Azione per l’Economia Circolare (CEAP) dell’UE e nel Green Deal europeo. Sfruttando gli strumenti BIM, il progetto mira a ottimizzare i processi di fine vita degli edifici, come la quantificazione dei materiali, l’analisi dei costi e la pianificazione 4D, per ridurre i rifiuti e migliorare la sostenibilità.
Il progetto BIM4D risponde alla necessità di sviluppare competenze verdi e digitali nel settore C&D, in particolare nelle pratiche di fine vita degli edifici. L’obiettivo è creare un programma di formazione professionale per consentire ai lavoratori di utilizzare il BIM per la decostruzione, promuovendo così l’efficienza delle risorse e i principi dell’economia circolare.
Questa iniziativa non solo sostiene l’azione per il clima, ma contribuisce anche a colmare il divario di competenze nel settore, garantendo una forza lavoro qualificata pronta ad adottare soluzioni innovative, sostenibili e digitali nelle pratiche di costruzione e demolizione.
Cosa significa la “D” in BIM4D : Decostruzione: un approccio sostenibile alla demolizione degli edifici
Nel settore delle costruzioni, il termine “decostruzione” sta acquisendo sempre più importanza come alternativa sostenibile alle pratiche tradizionali di demolizione. Secondo le norme del CEN (Comitato Europeo di Normazione), in particolare nel contesto del TC350, la decostruzione è definita come lo smontaggio sistematico e selettivo dei componenti, materiali e strutture di un edificio al fine di massimizzare il recupero dei materiali per il loro riutilizzo, riciclo o riconversione. A differenza della demolizione convenzionale, che spesso comporta la distruzione non selettiva di una struttura, la decostruzione privilegia uno smontaggio accurato per preservare l’integrità dei materiali e ridurre al minimo i rifiuti.
Man mano che l’industria delle costruzioni adotta pratiche più sostenibili, la decostruzione diventa un elemento chiave nella transizione da un modello lineare “estrarre-produrre-gettare” a un modello circolare, favorendo l’efficienza delle risorse e la tutela dell’ambiente. Comprendere le differenze tra decostruzione, demolizione e smontaggio consente agli operatori del settore di prendere decisioni informate, in linea con gli obiettivi economici ed ecologici.
In sintesi, la decostruzione non consiste semplicemente nella demolizione degli edifici, ma nella costruzione di un futuro più sostenibile, un elemento alla volta.
Come si distingue la decostruzione dalle altre pratiche:
- Demolizione: È il metodo più comune per abbattere strutture, che prevede generalmente l’uso di macchinari pesanti per distruggere edifici in modo rapido ed efficiente. L’enfasi è posta sulla velocità e sulla redditività, il che spesso comporta detriti misti difficili da separare e riciclare. La demolizione genera una grande quantità di rifiuti, gran parte dei quali finisce in discarica.
- Smontaggio: Sebbene simile alla decostruzione, lo smontaggio si riferisce generalmente alla rimozione di componenti o sistemi più piccoli, come macchinari o mobili, piuttosto che di edifici interi. Non sempre privilegia il recupero dei materiali o la sostenibilità allo stesso livello della decostruzione.
- Smantellamento selettivo: Questo termine è spesso usato in modo intercambiabile con la decostruzione, ma si riferisce generalmente alla rimozione di elementi specifici di una struttura (ad esempio, finestre, porte o impianti) piuttosto che all’intero edificio. È una componente della decostruzione, ma non ne copre l’intero processo.
Sinonimi e concetti correlati
Altri termini legati alla decostruzione includono:
- Recupero dei materiali: Il processo di estrazione di materiali valorizzabili da una struttura per il loro riutilizzo.
- Valorizzazione delle risorse: L’azione di recuperare materiali utilizzabili prima della demolizione di un edificio.
- Costruzione circolare: Un approccio più ampio che integra la decostruzione in una strategia volta a creare un sistema chiuso, riducendo i rifiuti e ottimizzando l’efficienza delle risorse.
Perché la decostruzione è essenziale
La decostruzione è una pratica fondamentale nella transizione verso un’economia circolare nel settore delle costruzioni. Smontando con cura le strutture, è possibile recuperare materiali di alta qualità, come legno, metallo e cemento, che possono essere riutilizzati in nuovi progetti. Questo non solo riduce la domanda di nuove risorse, ma minimizza anche l’impatto ambientale legato allo smaltimento dei rifiuti e alla produzione di nuovi materiali.
A differenza della demolizione, che spesso genera flussi di rifiuti misti e contaminati, la decostruzione consente di separare i materiali in frazioni distinte. Ciò facilita il loro riciclo o riutilizzo, riducendo la quantità di rifiuti destinati alle discariche. Inoltre, la decostruzione può creare opportunità di lavoro in attività ad alta intensità di manodopera, come lo smontaggio manuale e la selezione dei materiali.